ACCORDATORE OFFICINA R.T. DEL GENIO MILITARE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Accordatore del Genio militare 

Questo accordatore e'stato costruito nelle Officine Radiotelegrafiche ed Elettriche del Genio Militare a Roma. Questa denominazione era già valida nei primi del '900 ma, essendo in questo accordatore già prevista la reazione,di conseguenza il collegamento a valvole,e'certamente costruito posteriormente al 1915. Poi,dato che fino alla seconda guerra mondiale, i progressi non furono gran che, potrebbe avere una data molto posteriore, anche se la tecnologia ed il materiale sono quelle della prima guerra. 

Il circuito

L'antenna entra in una boccola, protetta da uno scaricatore a fessura regolabile, e va a terra tramite un variometro. Prima di vedere la terra passa dal rotore del secondario che consente un accoppiamento variabile al secondario stesso. Il rotore del variometro di antenna e'collegato al centro di una bobina a quattro prese bilanciate che servono per la commutazione d'onda che può essere tra 2000 a 6000 metri o da 6000 a 8000 metri , ovvero in totale tra 150 Kc e 37,5 Kc, ovvero VLF. Per sintonizzarsi da 2000 a 3000 metri, una manetta permette l'inserzione in serie al circuito di un condensatore. La bobina secondaria,costituita da molte spire, prevista probabilmente per il collegamento aperiodico ad un rivelatore a cristallo (senza reazione, naturalmente), od ad una valvola, va a due morsetti segnati "quadro". Agli estremi di questa i due avvolgimenti sferici che consentono, uno, l'accoppiamento variabile col circuito d'antenna, l'altro quello con la reazione, ovvero e'collegato alla placca della valvola sistemata nel quadro. 

I materiali 

L'aspetto meccanico e' molto diverso dalle realizzazioni Marconi. Il filo e' isolato in seta, color gommalacca. I supporti delle bobine sono di legno secco con guance di ebanite. La bobina primaria, oltre essere piazzata a 90 gradi rispetto a quella secondaria, e'schermata da una spessa scatola cubica di lamiera di rame stagnato. I collegamenti sono in filo flessibile coperto da sterling nero. Il pannello e'di spessissima ebanite, dai bordi arrotondati, che all'esterno e'ormai di colore marrone. I comandi sono attivati mediante tre manopole ed e' da notare che la scritta sotto quella di reazione e' stata evidentemente corretta, dalla fabbrica stessa, a suo tempo, probabilmente perchè nei modelli originali, forse precedenti all'utilizzazione della reazione, serviva a qualche altra cosa. 

Questo accordatore e'stato costruito nelle Officine Radiotelegrafiche ed Elettriche del Genio

 

Carlo bramanti, gennaio 1998

accordatore 2 low.jpg (92360 byte)accordatore 4 low.jpg (134991 byte)accordatore 3 low.jpg (151753 byte)accordatore1 low.jpg (156278 byte)accordo low.jpg (180679 byte)