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             RICEVITORE UNIVERSALE

              ALLOCCHIO&BACCHINI

 

 

 

 

 

 

Il Ricevitore Universale Allocchio Bacchini ad 8 valvole.

Pur essendo costruito non prima del 1921, data di fondazione dalla Allocchio Bacchini, il ricevitore universale ad 8 valvole è un dinosauro della radio. Il circuito segue infatti il principio dell'amplificazione a resistenza e capacità progettato dal francese Bartolomy intorno al 1912. Il triodo in configurazione canonica non amplifica tanto ed anche nel nostro caso si prevede amplifichi non più di 5 volte in radiofrequenza; inoltre con questa coP1170998a.jpgmedia.jpg (208178 byte)nfigurazione a resistenza e capacità l'amplificazione diminuisce con la frequenza e non si va oltre le onde medie. Pertanto l'enorme numero di triodi richiesti per avere una buona sensibilità.

Il ricevitore:

Il ricevitore consiste praticamente in 5 triodi amplificatori a radiofrequenza, 1 triodoPC181756media.jpg (201828 byte) rivelatore a dispersione di griglia e due triodi amplificatori di bassa con accoppiamento a trasformatore. Le valvole sono del tipo ad elevato consumo di filamento, si vede dal commutatore a bottoni che commuta sul circuito dei filamenti dei corti ponticelli di filo resistivo di elevata sezione, e sono montate su uno scaffale in alto dietro il pannello e sotto il coperchio.

l'aspetto:

Dall'aspetto questo oggetto sembra più uno strumento che una radio, tanto che inizialmente era stato considerato uno strano amplificatore audio od uno strumentoPC181757media.jpg (174558 byte) di laboratorio. Solo rilevandone lo schema è apparso nella sua vera identità. Al pannello frontale, che è diviso in due per la conformazione a pianoforte del complesso, sono riportati tutti i terminali delle valvole ai quali, con ponticelli rigidi o flessibili, si collegano i componenti  (resistenze, capacità, trasformatori), anch'essi con i propri terminali riportati sul pannello, in modo che, partendo dal circuito standard della configurazione a ponticelli rigidi che troviamo predisposta dalla Casa, si possano sperimentare altre configurazioni. Nel contenitore, dietro agli spessi pannelli di ebanite (oltre 1 cm.), è stato realizzato un massiccio schermo di rame. I trasformatori, le resistenze ed i condensatori sono esterni ad innesto, dotati di robusti spinotti. Le resistenze sono costituite da uno strato di grafite verniciataPC181759media.jpg (190472 byte) sopra ebanite od osso, coperti da una piastrina isolante e completamente smontabili. Analogamente i condensatori hanno il supporto in osso (si dice di balena) e sono realizzati con lamine di mica alternate a stagnola. Le resistenze di polarizzazione e dispersione, le più elevate, sono marcate in megahom che a quei tempi si rappresentava con omega maiuscolo. Qualche ben pensante quando ha letto 5 o 3 seguito da omega, ha pensato fossero 5 o 3 ohm e che col tempo si fossero interrotte; perciò ha procurato di iserirci internamente dei ponticelli di costantana per dare il valore indicato. Figuratevi se gli ha funzionato. Le resistenze sulle placche erano segnate più chiaramente, per es. 40000 omega minuscolo, cioè ohm e corrispondevano a ciò. PC181760media.jpg (174333 byte)

il circuito

Nel circuito è inserito un condensatore differenziale che permette di prendere un potenziale di reazione dalla placca di due diverse valvole, di fase opposta e, secondo il grado di rotazione, riporta in modo variabile sull'ingresso il segnale delle placche della prima o sesta valvola. Il condensatore differenziale classico ha i due semicerchi delle lame opposte accostati in modo che ruotando si porta a far prevalere un segnale rispetto all'altro gradualmente, addirittura riportandoli entrambi; invece nel nostro caso il condensatore a due lame ben separate allePC181758media.jpg (219952 byte) estremità opposte di un supporto, che o si affacciano su un armatura corrispondente alla placca di una valvola, sull'altra o su nessuna. Tramite ponticelli si può prelevare tale segnale o farlo arrivare dove meglio ci pare.

 

Gli accessori

Data l'estensione della gamma, in quanto l'A & B prevede una ricezione da 20000 metri a 200 metri, il circuito di accordo non poteva far parte del mobile del ricevitore, già molto ingombrante ( 74x37x26cm.) ma doveva essere composto da varie scatole di accordo, secondo la gamma che ci interessava. Dunque la Casa prevedeva come accessorio di completamento una cassetta di accordo ed inoltre una cassetta di eterodina, ovvero un oscillatore che, oscillando alla fratlante7bassa.jpg (135888 byte)equenza che si vuol ricevere, fa il battimento per ricevere la telegrafia ad onda continua. Altrimenti poteva convertire la frequenza all'ingresso in un altra più bassa in modo di utilizzare il complesso del ricevitore come media frequenza ed a quel punto, chiaramente, si potevano ricevere anche frequenze piuttosto alte con il sistema classico della supereterodina.

l'antennaallocchio2 bassa.jpg (121626 byte)

Dato che un ricevitore di questa sensibilità prevede sopratutto l'uso di un antenna a telaio, o quadro, come si preferisce dire, la Casa ne consiglia consiglia uno  di 2 metri per 2 con prese alla quinta ed alla quindicesima spira, usando come filo uno spesso cordoncino telefonico. Il buffo è che in una corrispondenza parla di 4 spire totali. Alla contestazione di come si possono fare le prese richieste disponendo di sole quattro spire, rispondallocchio3 bassa.jpg (116346 byte)e che si deve intendere 40 metri di filo, ma ancora non ci siamo! Forse devono essere 40 spire.

il funzionamento

il funzionamento di questi amplificatori a molte valvole e collegamento a resistenza e capacità è piuttosto particolare; si dicono anche a rivelazione distribuita in quanto accade questo: se il segnale all'ingresso è molto basso, le prime valvole si comportano linearmente e lo amplificano fino a portarlo alla rivelatrice classica. Via via che il segnaleallocchio4 bassa.jpg (147916 byte) all'ingresso è più elevato, dato che anche le prime valvole a radiofrequenza hanno un circuito a dispersione di griglia, la rivelazione avverrà su una  valvola più vicina all'ingresso, fino a divenire rivelatrice la prima valvola. Dato che l'amplificatore a R  C è valido anche per la bassa frequenza audio, le valvole seguenti faranno da amplificatrici di bassa. Dunque per un segnale fortissimo ci ritroveremo una rivelatrice e sette amplificatrici audio; per uno debole, 5 di alta, la sesta rivelatrice e le ultime due amplificatrici audio. E non solo, dato che i disturbi atmosferici risultano nel ricevitore come brevissimi impulsi a tensione molto più alta del segnale, regolando l'anodica delle valvole si realizza un circuito limitatore che è lineare per il segnale d'intensità normale, ma limita drasticamente il livello del disturbo rendeallocchio5 bassa.jpg (187909 byte)ndolo inaudibile.

la prova

Facendo un pò di conti sembrerebbe che la sensibilità di questo ricevitore non fosse gran che, malgrado il numero di valvole; invece collegando all'ingresso una bobina a nidallocchio7 bassa.jpg (81758 byte)o d'ape di 35 spire ed un variabile in parallelo, riceve forte le onde medie pur usando come antenna uno spezzone di filo da 1 metro ed addirittura riceve senza antenna col segnale indotto sulla sola bobina. Con un quadro regolamentare riceve fortissimo, tanto che si devono escludere le ultime valvole. Sulle onde medie il condensatore di reazione non fa gran chè anche scegliendo, con i ponticelli previsti, altri punti di prelievo del segnale di reazione . Usando un induttanza di ingresso più alta si va meglio, ma per avere il funzionamento regolare della reazione bisogna passare alle onde lunghe. Anche il rapporto tra resistenza e capacità dei vari stadi, diverso tra stadio e stadio, è molto importante e critico. Cambiandone i valori si passa da una brutta oscillazione in bassa frequenza ad un amplificazione scarsissima. Da queste prove si può ricavallocchio6 bassa.jpg (150198 byte)are che, anche se i risultati in sensibilità e certe prestazioni siano ottime, questo schema non poteva avere un futuro.

Carlo Bramanti Agosto 1998  

 

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