bellini
ETTORE
BELLINI
Bellini Dr. Ettore
Nato a Foligno il 13 aprile 1876 e fu educato all’università di Napoli. Nel 1901 fu ingegnere elettrotecnico nella regia marina italiana e nel 1906 divenne capo del Laboratorio elettrico navale a Venezia nel quale fu responsabile delle ricerche sull’applicazioni delle onde radioelettriche a navi da guerra e sottomarini. Più tardi, col capitano Tosi, inventò il radiogoniometro, perfezionando le disposizioni di Artom, questo apparato per la radiotelegrafia direttiva. Nel 1910 il sistema Bellini-Tosi fu installato all’ufficio postale francese di Boulogne-sur-Mer.
Vedi più sotto quanto citato su Wilkipedia.
Alessandro Tosi (1866 - 1936) è stato un militare e ingegnere italiano, capitano della Regia Marina.
nel 1907 inventò con Ettore Bellini il telaio Tosi - Bellini, perfezionato nel 1910 Da lui prende anche il nome il radiogoniometro di Marconi-Bellini-Tosi, un perfezionamento basato sul primo brevetto del 1908, il quale fu acquistato da Marconi nel 1912; questo strumento si rivelò molto utile durante la guerra nei settori della navigazione aerea e marina alleata.
Non crediamo che nelle coppia Bellini Tosi ci fosse un idillio: ignorato dalla stampa successiva, sulla stampa coeva ad un certo punto appare una corrispondenza molto polemica tra i due. Oltre tutto, anche questo fortunatamente dimenticato, dal 1921 al 1927 si trascinò una causa per la priorità di invenzione trai due ed Artom e pare che risultino passare ad Artom una buona arte dei guadagni fatti.
Dal Bollettino Radiotelegrafico del Regio Esercito:
La morte del Comandante ALESSANDRO TOSI Alle 3 a.m. del 23 Agosto 1936 spegnevasi improvvisamente in Roma il Comandante ALESSANDRO TOSI, Tenente di Vascello nella Riserva Navale della Regia Marina. Egli era nato a Modena il 3 settembre 1866. Frequentò la R. Accademia Navale di Livorno; prese parte ad importanti lavori, studi e progetti nel campo idrografico ed in quello elettrotecnico, lasciando opere pregevolissime. Il Comandante Tosi aveva intelligenza smagliante ed una vasta cultura: conosceva perfettamente varie lingue; il suo nome rimane legato in modo speciale alla geniale realizzazione pratica del radiogoniometro. Egli infatti, insieme all'Ing. Bellini, condusse una serie di interessanti esperienze, che, basandosi sulle proprietà direttive delle antenne chiuse, proprietà messe in rilievo dagli studi e dalle ricerche di Brown (1899), di Blondel (1902) e di Artom (1903) portarono alla creazione del radiogoniometro a telai incrociati fissi, che tanti utili servizi ha reso alla navigazione e che tuttora costituisce la base di molti ingegnosi apparati del genere. |
Ormai è di comune conoscenza il funzionamento del radiogoniometro e ne è chiara l’utilizzazione, che sia per individuare la direzione della provenienza di un segnale radio, oppure per seguire una rotta tracciata da un radiofaro. Nella sua concezione originale lo studio di dispositivi direzionali ebbe scopi diversi:
Uno era per realizzare l’idea di trasmettere energia o meglio potenza tramite onde radio, che non sarebbe stata possibile circolarmente, ma solo per uno stretto fascio.
L’altro era che inizialmente non si pensava minimamente di utilizzare le onde radio per le radioaudizioni circolari, ed il fatto che si propagassero in tutti i sensi e non ci fosse la segretezza della tradizionale telegrafia attraverso i fili, era considerato il loro grosso handicap.
Ancora, visto che la selettività permessa dalle trasmissioni a scintilla, tanto per il principio che la mancanza di tecnologia era troppo scarsa, si pensava di rimediare con la direttività delle trasmissioni.
La prima realizzazione conosciuta fu quella di Alessandro Artom, intorno al 1903. Artom aveva appreso delle proprietà delle onde polarizzate ellitticamente dal suo maestro Galileo Ferraris, che tramite analogo principio aveva realizzato il motore asincrono, e riuscì a generarle usando antenne incrociate ed altri poco pratici sistemi.
Il brevetto fu acquistato dalla neonata FIAT, che allora voleva introdursi nella radiotelegrafia.
Gli studi di Bellini e Tosi portarono ad una realizzazione diversa, talmente funzionale che quello che hanno realizzato viene utilizzato tutt’ora in identica configurazione.
Altri si cimentarono in questa prova nella prima decade del ‘900, il belga Emilio Guarini, il celebre Cesare Bardeloni e forse altri che non ho registrato.
Il problema era che allora, per una convenzione stipulata tra Marconi ed il Governo italiano, nessuno poteva utilizzare apparecchiature radio che non fossero della Marconi e tanto meno costruirle. Artom se la cavò per il rotto della cuffia facendo le sue esperienze in Italia, ma Bellini e Tosi dovettero andare a fare le loro esperienze in Francia e di là brevettarle (pare siano stati sponsorizzati inizialmente da Giovanni Agnelli della FIAT). I risultati furono così positivi che la Marconi nel 1912 ne acquistò il brevetto.
primo brevetto con bobina esploratrice
secondo brevetto, con risposta a cardioide tuttora valido
Bellini
Compiuti gli studi di ingegneria presso l'Università di Napoli, nel 1901 venne assunto come ingegnere elettrotecnico dalla Regia Marina Italiana e nel 1906 divenne capo del "Laboratorio elettrico navale" a Venezia dove fu responsabile delle ricerche sulle applicazioni delle onde radioelettriche a navi da guerra e sottomarini.
Diventò poi allievo e assistente di Guglielmo Marconi e successivamente suo collaboratore nelle prime applicazioni pratiche della radiotelegrafia.; per questo segue il grande scienziato in Francia e Inghilterra.
Nel 1906, venne inviato in Francia al fianco di Alessandro Tosi per effettuare ricerche sulla direzionalità delle onde hertziane. Il progetto venne patrocinato da Giovanni Agnelli e dalla FIAT[1][2]
Durante questi viaggi conosce e sposa una francese e dopo il matrimonio si stabilisce in Francia: è qui che viene chiamato "Etonie" e tuttora noto come "Etonie Bellini". Perfezionando le disposizioni di Alessandro Artom, inventa il radiogoniometro assieme al capitano Alessandro Tosi della Regia Marina, rivoluzionario strumento per la radionavigazione costituito da una catena di antenne e stazioni distribuite sul tutto il territorio che emettono continuamente segnali elettromagnetici tradotti dagli strumenti di bordo di aerei e navi per dare una posizione ed una direzione rispetto alla stazione; nel 1910 il sistema Bellini-Tosi fu installato all'ufficio postale francese di Boulogne-sur-Mer oppure, per altre fonti, nel 1906 in quello di Dieppe.[3]
Il sistema Tosi-Bellini si basava sulle MF (medie frequenze), e subiva le interferenze atmosferiche; probabilmente per questa ragione fu soppiantato dal più efficiente sistema Adcock HD DF nel 1939.[4]
Pur oramai "francesizzato", nel 1918, a testimonianza del proprio "orgoglio" italiano e del proprio costante attaccamento alla città natale, chiese ed ottenne che i figli fossero cittadini italiani ed iscritti nei registri anagrafici del Comune di Foligno.
nel 1907 inventò con Ettore Bellini il telaio Tosi - Bellini, perfezionato nel 1910 Da lui prende anche il nome il radiogoniometro di Marconi-Bellini-Tosi, un perfezionamento basato sul primo brevetto del 1908, il quale fu acquistato da Marconi nel 1912; questo strumento si rivelò molto utile durante la guerra nei settori della navigazione aerea e marina alleata.
Dal Bollettino Radiotelegrafico del Regio Esercito:
La morte del Comandante ALESSANDRO TOSI
Alle 3 a.m. del 23 Agosto 1936 spegnevasi improvvisamente in Roma il
Comandante ALESSANDRO TOSI, Tenente di Vascello nella Riserva Navale della Regia
Marina.
Egli era nato a Modena il 3 settembre 1866. Frequentò la R. Accademia Navale
di Livorno; prese parte ad importanti lavori, studi e progetti nel campo
idrografico ed in quello elettrotecnico, lasciando opere pregevolissime.
Il Comandante Tosi aveva intelligenza smagliante ed una vasta cultura:
conosceva perfettamente varie lingue; il suo nome rimane legato in modo speciale
alla geniale realizzazione pratica del radiogoniometro.
Egli infatti, insieme all'Ing. Bellini, condusse una serie di interessanti
esperienze, che, basandosi sulle proprietà direttive delle antenne chiuse,
proprietà messe in rilievo dagli studi
e dalle ricerche di Brown (1899), di Blondel (1902) e
di Artom (1903) portarono alla creazione del radiogoniometro a telai incrociati
fissi, che tanti utili servizi ha reso alla navigazione e che tuttora
costituisce la base di molti ingegnosi apparati del genere.
Nota
Non crediamo che nelle coppia Bellini Tosi ci fosse un idillio: ignorato dalla stampa successiva, sulla stampa coeva ad un certo punto appare una corrispondenza molto polemica tra i due. Oltre tutto, anche questo fortunatamente dimenticato, dal 1921 al 1927 si trascinò una causa per la priorità di invenzione trai due ed Artom e pare che risultino passare ad Artom una buona arte dei guadagni fatti.
Per le immagini e descrizione della sua invenzione vedi Ettore Bellini