L'ingegner Arturo Vittorio Castellani, pioniere
della televisione italiana e capo progettista della SAFAR. La SAFAR produsse il
primo sistema televisivo italiano che funzionò brevemente a Roma e a Milano
prima della II Guerra Mondiale. Un genio
dell'elettronica, Castellani contrubuì moltissimo anche allo sviluppo del
misconosciuto Radar italiano
Arturo Vittorio Castellani nacque il 19 marzo 1903 a
Gorizia e fece gli studi superiori a Trieste. Nel 1928 si laureò in ingegneria
a Zurigo. Dopo un primo periodo alla Marelli, che lasciò intorno al 1929 dopo
aver litigato col proprietario Quintavalle, nel 1932 divenne Direttore Tecnico
Centrale della SAFAR
di cui fu anche azionista con il 25-30% delle azioni. All'epoca il cav.
Luigi Moscatelli era l'Amministratore Delegato.
Nel 1931, a soli 28 anni, pubblicò il suo primo libro sulla Televisione presso
l'editore Hoepli. In questo libro Castellani spiegava come costruire una
stazione trasmittente e ricevente televisiva di tipo elettromeccanico. Il libro
contiene una descrizione dettagliata dei materiali e dei costi. Secondo lui con
una produzione in serie il ricevitore poteva costare 1000 lire, una cifra
notevole ma non astronomica. Nel 1932 uscì una nuova edizione. Il suo Trattato
di televisione moderna uscì nel 1954 sempre per Hoepli.
L'ing. Castellani registrò numerosi brevetti nel campo della televisione e del
radar e aveva installato nell'appartamento dove viveva a Milano un
attrezzatissimo laboratorio. In un articolo su "Sapere" del 1939
Castellani previde l'avvento della televisione come servizio pubblico esteso a
tutta l'Italia verso il 1945, previsione che si sarebbe certamente avverata se
non fosse intervenuta la guerra.
Nel 1941/1942 progettò e costruì il prototipo del RDT/5 Veltro, radar
italiano contraereo con dispositivo asservito per la punteria dei cannoni. Curò
la produzione industriale di altri radar (EC3 bis, EC3 Ter Gufo
ecc.) durante il conflitto.
Nel 1947 creò il Comitè International de Télévision divenendone
Presidente nel 1954, alla morte del pioniere francese nel campo
radiotelevisivo R. Barthélemy. Tale carica la mantenne fino alla morte.
Dopo la fine della SAFAR
nel 1947 l'ing. Castellani svolse unicamente attività di consulenza per
importanti ditte del settore elettronico e televisivo.
Fu commissario merceologico della Fiera di Milano sin dal 1947 e fondatore e
realizzatore nel 1960 del MIFED (Mercato Internazionale del Film. del TV film e
del Documentario).
Nel 1952 tentò di impiantare a Milano quella che sarebbe stata la prima TV
privata ma il tentativo fu stroncato dalle autorità.
L'ing. Castellani scomparve prematuramente per infarto il 7 luglio 1968, in
piena attività lavorativa.
Figura eminente di scienziato e ricercatore, fu uno degli esponenti più validi
del progresso radiotecnologico italiano.
Si ringrazia il figlio Claudio Castellani per queste note biografiche.