Federal
La Federal Telegraphs and Telephones c.o. nacque in
USA nel 19o8 ma fino al 1921 non iniziò la fabbricazione di apparecchi radio.
Il modello 59 fu realizzato modificando il precedente modello 57 portandolo da 1
a 2 circuiti risonanti. Questa esigenza fu dovuta al rapido incremento di stazioni radiodiffonditrici tra il 1921 e 1922 che portò anche ad un enorme
sviluppo della produzione che se pur tra il 1922 e 23 variò di poco, ebbe la
massima impennata tra il 1923 e 1924 passando in USA da 250000 a 1500000
ricevitori prodotti. Il mod 59 è del gennaio 1923 e con l'estensione del
pannello frontale e la quantità dei comandi che erano ben 12, costituiva uno
status symbol per il possessore. nIl modello 61,coevo, aveva 2 valvole in più e
addirittura ben 16 comandi ed era
progettato per l'uso con telaio di ricezione.
il circuito
L'apparecchio è un quattro valvole, una di radiofrequenza,nuna rivelatrice e due di bassa.n L'antenna va ad un primario fisso fornito di prese commutabili finemente o grossolanamente tramite due commutatori a bottoni. In parallelo ci possono essere commutati tre diversi valori di capacità è l secondario costituito da un altra bobina cilindrica collocata il linea alla prima,e'situato piuttosto distante dal primario e può ruotare per ridurre ulteriormente l'accoppiamento. In parallelo ha il variabile di accordo ed un condensatore di verniero separato, per la regolazione fine. La bobina da un lato va alla griglia della valvola a radiofrequenza, da l'altro ad un potenziometro collegato tra il positivo ed il negativo del filamento. La placca va ad un particolare trasformatore di radiofrequenza, a cartuccia estraibile, costituito di filo sottilissimo avvolto su un nucleo di sottilissimi lamierini di ferro. I parametri del trasformatore sono tali da tenere la valvola in oscillazione quando la griglia va verso il negativo, e di spengerla se va verso il positivo. Naturalmente il circuito d'ingresso deve essere risonante. Il fenomeno di reazione spontanea è analogo a quello descritto per la breadboard 3955 ed è valido per tutte le onde medie senza cambiare il trasformatore. Probabilmente questi trasformatori non sarebbero in grado di mettere in oscillazione un circuito dispersivo come quello di un rivelatore, ma quiì l collegamento è a radiofrequenza e l'accoppiamento verso l'antenna, che anch'essa è un circuito dispersivo, è tenuto molto basso. Il secondario del trasformatore va al circuito di dispersione di griglia, poi alla rivelatrice. Il circuito di bassa è analogo a tutte le altre realizzazioni, accoppiato tramite trasformatori. La reazione come si è visto viene regolata col potenziometro, l'accoppiamento così lasco del trasformatore di antenna è possibile perchè, essendo il primo stadio a radiofrequenza, non ha le perdite che avrebbe se fosse un rivelatore, che richiederebbe un accoppiamento critico più stretto; ma avendo il nostro ingresso poche perdite ha un impedenza dinamica alta e richide un accoppiamento molto lasco.
il mod. 61
Il modello 61 è
analogo al 59 salvo che dopo la valvola a radiofrequenza ci sono altre due
valvole con la stessa funzione, tutte collegate tramite trasformatori ad innesto
come quello descritto. Chiaramente negli stadi nei quali l'ingresso non è
risonante, questi trasformatori non sono in grado di generare
un oscillazione,
ma hanno sempre una risposta preponderante in un certo campo di frequenze che
deve essere quello voluto. Naturalmente la selettività per stazioni vicineè
'quella del 59; in più con una normale antenna le stazioni pù 'forti
saturerebbero tutta la gamma, pertanto era previsto l'uso di un antenna a telaio
o di uno spezzone di filo ai capi dei quali il segnalesia piuttosto basso.
La costruzione.
Il pannello frontale è di materiale fenolico lucido
che allora in USA veniva denominato formica. Le bobine sono avvolte con filo
sottile isolato in cotone verde. Le quattro valvole sono situate su un armatura
a se stante che le sostiene elasticamente tramite tiranti di gomma che risultano
ancora perfetti. Il cablaggio è fatto
piuttosto ordinatamente in spesso filo rigido stagnato, salvo per i collegamenti
in cui si richiede elasticità. I condensatori fissi sono costituiti da due
fascetti di lamierino di rame sistemati a libro ed intersecantesi isolati da
sottili piastrine di mica.. I lati opposti dei lamierini di rame sono schiacciati e saldati insieme costituendo i due reofori. Il tutto è tenuto compresso da due guance metalliche bloccate con viti, cosa piuttosto artigianale
ed ingombrante. Malgrado l'aspetto robusto una lamina di mica era stata
perforata dalla pur bassa tensione anodica. L'alimentazione era infatti 6 volt
per il filamento, 22,5 volt per il rivelatore e 62 volt per il resto. La
luminosità delle valvole che potevano essere tanto le 201 che le 201A a basso
consumo, si poteva controllare tramite le solite finestrelle con retina
metallica comuni nei ricevitori USA. Le finestrelle sono solo due perchè le
valvole sono disposte su due file ed ogni finestra ne vede due in fila. Ogni
valvola ha il suo reostato ed al potenziometro di controllo della reazione ci si riferisce come controllo di amplificazione a radiofrequenza.
Carlo Bramanti,dicembre 1997