Giornale

 Corriere d'Italia sabato 5 aprile i924

  Gli sviluppi della Radiotelefonia in Italia. Un colloquio con Padre Alfani

  Firenze 4 mattina

   Poco piu'di un anno fa, in Italia, nella patria di Marconi e di Maiorana, i pochi appassionati cultori dell'affascinante scienza delle radiocomunicazioni esperimentavano e lavoravano nei loro gabinetti timidamente e di nascosto perche'una vecchia legislazione inibiva a questi apostoli dell'alta tecnica la libera ricerca in questo vastissimo campo eminentemente sperimentale.

   Dopo dodici anni....

   Il Governo dell'on. Mussolini ha pero'con chiara visione e con rapida opera schiuso improvvisamente il precluso orizzonte per cui oggi  decreti e regolamenti informati a larghe vedute di progresso e di civilta'permettono, di massima, agli italiani di ascoltare e concerti di Londra, Parigi, Eberswald, Koenig, Wusterhausen e di tante altre stazioni di emissione radiotelefonica, le quali, ad ore prestabilite, lanciano per l'etere incommensurabile, al mondo intero, parole e musica.

  In virtu'di questa invocata, attesa e provvida legislazione, che finalmente pone l'Italia alla pari della Francia, dell'Inghilterra, del belgio, della Svizzera e dell'America, si e'avuto qui fra noi un potente risveglio talche'le case italiane costruttrici degli apparecchi radiotelefonici hanno moltiplicato i loro sforzi d'intelletto e di lavoro per fronteggiare le richieste. Le Case estere, specialmente le francesi, inondano al loro volta l'Italia di lussuosi cataloghi, dal cui esame il profano puo'facilmente esser tratto in errore inquantoche'ai prezzi segnati in listino devono aggiungersi quelli altissimi dei diritti doganali e una triplicata tassa italiana d'esercizio annuo che viceversa e'mite( L. 50 all'anno) per l'utente di apparecchio nostrano.Cosi'viene protetta l'industria nazionale che in questo vasto campo nulla, proprio nolla, ha da invidiare ai costruttori d'oltre Alpe.

   Fra i nostri appassionati cultori di radiotelefonia eccelle, nella prima schiera, Padre Guido Alfani che ha sempre seguito passo passo i progressi della mirabile scienz fin da quando Guglielmo Marconi aveva compiutio i breillanti esperimenti di telegrafia senza filo eseguiti nelle memorabili crociere sulla "Carlo Alberto"

   L'ultim visita a Padre Alfani nel simpatico Osservatorio di Piax=zza San Lorenzo in Firenze,inondato di luce e di scienza, datava il 1912, quando lo scienziato possedeva un unico apparecchio il cui rivelatore era il classico "coherer"oggi rimasto come grato ricordo ed un geloso cimelio. in quel tempo di radiotelefonia non si parlava affatto.

   A distanza di 12 anni ho ritrovato l'illustre sismologo nel suo eccelso Osservatorio ancor piu'luminoso in mezzo ad un gran numero di strumenti fra cui troneggiava un cronometro a pendolo che sa scandire una frazione di minuti secondi. Mi ha accolto colla usata affabilita'toccando subito il tema della "radio'e delineando con rapidi e precisi tocchi i progressi notevoli di uesta scienza che puo'chiamarsi novella e che avvince ed affascina nel mondo ormai diversi milioni di scienziati, studiosi e dilettanti.

   I concerti del "Covent Gardens"

 Abbiam passato in rivista i cinque apparecchi radiotelegrafonici allineati cello studio sui quali sovrasta un Brow magnifico altisonante, a collo d'oca, e che degradano dal grande apparecchio ad 8 triodi 9 "audion") per le grandi lunghezze d'onda delle trasmissioni ed un apparecchio a due triodi per le onde corte( 300 a 540) con cui egli ascolta di sera  i radioconcerti di bournemouth e le produzioni teatrali del "Couven Gardens"di Londra. Alle 11 precise abbiamo sentito con forte intensita'ed in altisonante i 300 battiti del pendolo della Torre Eiffel, indi il bollettino meteorologico europeo,indi la radiotelefonia, con parola chiara, limpida, forte.

   Abbiamo toccato il tema scottante delle onde smorzate ( emissioni a scintilla), ormai antiquato, gia'proibito per legge in America, in via di completa eliminazione in Inghilterra e in Francia, altamente disturbatrici delle comunicazioni radiotelefoniche. Queste onde smorzate sono state nettamente superate dalle cosi'dette onde persistenti, che hanno largo campo di diffusione, sono ultraselezionabili e richiedono una potenza dieci volte minore di quella occorrente per la emissione di quelle a scintilla, le quali fan sentire il loro influsso disturbatore su vasta gamma di lunghezza di onda.Quando,  per esempio, la stazione del Genio Militare di firenze trasmette colla potenza di 5 chilowatt su onda di 1300 metri, distyrba inesorabilmente ricezioni con onde ai 300 ai 3000 metri! Se detta emissione fosse fatta con 'persistenti"non vi sarebbero disturbi di sorta. Occorre, dicevamo, che il ministro  delle Poste e Telegrafi, che sotto il governo dell'on. Mussolini, ha gia'saputo sciogliere il nodo gordiano che da lustri pesava in Italia, volga ora la sua attenzione a risolvere questo assillante quesito conseguendo, in ultima analisi,una notevolissima riduzione di potenza traducibile in economia.

   Le previsioni di Bedandi

   Di parola in parola, il discorso fu pianamente fatto scivolare sul sismologo Beandi di Faenza, di cui tanto si e'parlato a proposito di predizioni di movimenti sismici.

   Ed alla mia azzardata domanda se il caso Bedandi avesse qualche, anche lontano, punto di contatto col famoso "caso Ulivi"di remota ma pur viva memoria, mi rispose: "nessuna analogia. Nel caso Ulivisi ebbe un trucco, mentre nel caso Bedandi non si puo'affatto parlare di trucchi. E qui riporto le testuali parole dell'illustre scolopio che, con arguta frase fiorentina, piegando il collo e stringendo le labbra in un fine sorriso disse "Quest'uomo ci da', e ci da'troppo spesso e volentieri, quindi casi e combinazioni fortuite sembrerebbe che si dovessero escludere".

   E nulla trapela sul principio sul quale si fonda il Bedandi per questi preannunci? Per ora non si sbottona.

   E non v'e'da fare alcuna ipotesi nel punto di partenza del signor Bedandi ? Ipotesi se ne potrebbero fare; che so io, potrebbe prendere la mossa da fenomeni atmosferici che abbiano un punto di partenza  in una regione dell'Europa e progrediscano in una data direzione, ma sono ipotesi che non hanno, intendiamoci bene, alcun valore, ne alcuna consistenza scientifica.

   Prima di congedarmi volli ancira rivolgergli una indiscreta domanda intesa a scoprire lo scopo e la portata dello studio e delle esperienze che sembra egli stia compiendo col valoroso giovane dott. Massa, distinto chimico e pur bravo ed appassionato fisico, ma Padre Alfani, con destrezza, giro'di bordo e cerco'di esimersi dal parlare, ma in ogni modo l'indiscrezione giunse a stabilire una relazione fra le radiotrasmissioni e la chimica. Novita'sensazionale? Campo inesplorato? Amplificatori senza lampade basate sulle proprieta'dei liquidi colloidali carichi di elettroni come il catodo incandescente della meravigliosa lampada "Audion"? Mistero.

   Verso una selva di antenne

   Al tempo altre indiscrezioni e notizie.Una stertta di mano ed un vivo ringraziamento per la cortese ospitalita'suggello'la breve visita in quell'ambiente sereno, sacro solo alla scienza.

  Negli Stati Uniti d'America vi sono due milioni di dilettanti e seicento stazioni.

  In Inghilterra cinquecentomila dilettanti e sei stazioni di diffusione.

   In Francia duecentocinquantamila 'amateurs"e 6 stazioni diffonditrici, ma e'prossima la messa in opera della stazione di radio diffusione "Radiola"a Clichy, che fra pochi giorni iniziera'un potente lavoro di propaganda culturale francese. Le nuove onde Radiola( m. 160) varcheranni le Alpi con grande potenza d'inizio e nell'etere d'Italia saranno raccolte da semplicissimi apparecchi ad una sola valvola "Audion"

  In Italia il numero dei dilettanti si ritiene ascenda a circa cinquemila, ma tende a crescere sensibilmente giorno per giorno. A questi si devono aggiungere un migliaio di tecnici esperimentatori che nel paziente lavorio di ricerca creano nuove disposizioni di circuiti, modificano, raffinano, fan piu'agili e semplici le manovre, sveltiscono la sagoma pesante degli apparecchi tedeschi e quella severa degli americani e inglesi, finche'giungono a compiere l'apparecchio vero tipo italiano, dinanzi al quale i tecnici stranieri han pronunciato parole di spontanea e sincera ammirazione.

  Sembra che alla fine di primavera abbiano da essere compiute in Italia alcune stazioni di radiodiffusione, che permetteranno a chiunque di ascoltare nelle diverse ore del giorno e della sera notizie, conferenze di uomini insigni,concerti,produzioni teatrali, informazioni di borsa, previsioni meteorologiche e segnalazioni orarie. Una selva di antenne, una falange di aerei tesi fra le vette e pendenti da alte ciminiere e campanili saranno il piu'bel monumento che riconoscenza d'italiani possano erigere a Guglielmo Marconi che per primo innesto'la scintilla cui fu seconda la ardente ed avvampante fiamma.          

                                           G.B.