angeletti
Nel gennaio 1933 la rivista Domus bandì, con l'accordo della S.S.Nazionale del Grammofono (La Voce del Padrone) il primo grande concorso nazionale per un modello di mobile di radiogrammofono, che andasse oltre al brutto stile imitato dagli apparecchi americani e che fosse un razionale contenitore per la radio piuttosto che un brutto mobile di stile Tudor o regina Anna. Fu premiato con 5000 lire quello degli architetti Figini e Pollini tra 151 presentati. Questo fu lanciato dalla detta Società col nome Domus.
Nella giuria c'erano anche il comm Alfredo Bossi, consigliere delegato della S.A.N.G.
L'ing Angelo Filipponi direttore reparto radio della stessa ditta;
L'architetto Gio Ponti direttore della rivista Domus.
al 1932
Fino all'introduzione dei nuovi dazi la produzione radio italiana dipendeva quasi esclusivamente dall'estero, ora si è dovuta aggiornare.
Così la S.A. Nazionale del Grammofono di cui è direttore tecnico il prof. ing. A. Filipponi, simpaticamente noto nel campo radiotecnico anche agli stessi dilettanti. La SANG, già tributaria al 100 percento dall'estero, dato che vendeva esclusivamente apparecchi della RCA Victor Corporation americana e della His Master Voice inglese, si è trovata lo scorso anno nella necessità di accelerare la costruzione in Italia di tali apparecchi, costruzione che già da tempo, anche prima del decreto catenaccio, era in progetto ed allo studio. Il problema non si presentava facile inquantochè il suo affezionatissimo pubblico esigeva apparecchi perfetti, in particolare sulla riproduzione sonora grammofonica.
La prima serie di apparecchi alla quale appartiene l'R5 su progetto dello stesso Filipponi e il radiogrammofono RG 50 che ha avuto tanto successo tra gli appassionati di musica.
La SANG, contraria al Fordismo, almeno per quello che può essere realizzato solo da imprese specializzate, ha creduto opportuno rivolgersi per le parti costituenti il ricevitore ad alcune Case italiane specializzate.
Questi concetti tecnici ed industriali, perseguiti anche da molti grandi Costruttori americani, hanno dato appiglio ai concorrenti poco leali di sussurrare con cauta malafede che gli apparecchi della Voce del Padrone vengono costruiti da altre fabbriche. Tutti quelli che hanno avuto la possibilità di visitare la Fabbrica possono attestare che ogni apparecchio venga costruito e collaudato nei grandiosi reparti di tale stabilimento.
Nota mia: in quel periodo le parti componenti la radio che non venivano prodotte dal Costruttore stesso, venivano fortemente tassate, con forti critiche della stampa specializzata.
Sin dal 1904 i dischi della His Master's Voice venivano pubblicati e distribuiti in Italia dalla Saif (Società Anonima Italiana di Fonotipia), con sede a Milano.
Nel 1912 Alfredo Bossi aveva fondato la SGN (Società Nazionale del Grammofono), sempre a Milano, che negli anni '20 aveva fatto un accordo con la Casa discografica Colombia per la produzione e distribuzione di dischi in Italia. Dato che nel 1931 la His Master's Voice e la Columbia si fusero, in Italia si fusero pure la Saif e la SNG con il coinvolgimento di un terzo partner, la Marconiphone ( la EMI inglese aveva intenzione di espandesi in questo mercato)
In Italia la sigla fu VCM sigla che rimase fino al 1967 quando fu trasformata in EMI italiana.
Caratteristica della produzione che la V.D.P. faceva per conto proprio era caratterizzata da un ottimo audio. Quella che faceva per la Marconi invece aveva il suo pezzo forte nella sezione a radiofrequenza.
La Soc An Grammofoni costruì anche per la Marconi (la Voce del Padrone-Columbia- Marconiphone)