maccioni
Qualche lettera scritta a p. Alfani dell’Osservatorio Ximeniano di Firenze.
19 settembre 1912
Chiamami rompic...i, e poi ti darò io! Ieri, circa le ore 10,20, ebbi a
verificare un radiotelegramma che sarà durato 7 minuti. Naturalmente
non compresi nulla di concreto, ma fui ugualmente lieto. Attesi dunque le 11,45
rompimento di...scatole! per agguantare l'ora di Parigi, ma ebbi un aspettare e
qualcosa! da Parigi non riesco a strappare ne linee ne punti....manca un buon
telefono a 400 ohm...vorrei che tu ti prestassi a domandarlo per me....ti senti
di farmi subito questo favore?......
Siena 20 12 12 ad Alfani che sta tentando di trasmettergli via radiotelegrafia:
caro mio
Esco proprio oggi dal letto ove sono stato confinato per vari giorni per
radiotelefonite acuta presa sul tetto della chiesa la settimana scorsa...sta
bene! domani sera alle 9,29 aspetterò la serie di tratti e alle 9,30 il primo
fischietto (stop) poi il seguito-........dubito di sentire i tuoi disturbati da
altri segnali....aspettiamo la prova e poi...il risultato te lo farò sapere la
sera stessa alle 10 in punto, chiedendo per detta ora la comunicazione
telefonica....Quel signore che ti favorisce la stazione trasmittente non
potrebbe completare l'opera sua sovrumana regalandola anche a me?...che
divertimento se riuscissimo a telegrafarci senza fili e senza rompimento di co....
Novembre 1912
vedo che ti trovi a
Parigi a fare il finocchio!...Quando ci troveremo insieme mi descriverai la
stazione mittente, chi sa quante bottiglie di sciamp...di Leida!!! Chi sa che
scintille e che fottio...
Come si vede era
un tipo molto scanzonato ed irriverente, ma fu persona geniale.
Solo in questi
ultimi anni è tornato di moda il tentativo di previsione dei terremoti tramite
le onde radio: Maccioni ci aveva già pensato nel 1909 realizzando il suo “
preavvisatore sismico”, che consisteva in un fascio di fili di rame sepolto
nel terreno e collegato ad una serie di coherers di varia sensibilità, di sua
realizzazione, che reagivano alle onde elettriche generate dai movimenti e dalle
pressioni delle grandi masse che stavano per mettersi in movimenti con effetti
piezoelettrici. Secondo Maccioni nel sottosuolo scoppiavano scariche elettriche
come nei temporali. Vedremo trattando il reverendo Stiattesi, quanto quest’ultimo
fu acido nei suoi confronti e lo leggiamo nella sua corrispondenza con Alfani.
Nel 1913-1914 realizzò una stazione radiotelegrafica per ricevere l’ora di
Parigi.
La stazione
radio.
...ti posso assicurare che niente è più adatto dell’appetito dei frati per conoscere il mezzogiorno preciso...
Atto Maccioni
nacque a Pistoia il 3 gennaio 1874 e prese l’ordine francescano sotto
LeoneXIII. Nel 1916 lasciò l’ordine. Morì intorno agli anni ’20 in una
casa di salute ad Arezzo. Le “ Cronache del convento dell’Osservanza”
commentano che l’ultima malattia spiegava gli errori del valoroso compagno.