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                 QUIRINO MAJORANA

Quirino Majorana
Il prof. Quirino Majorana (1871-1957) noto valente fisico, fu Presidente della Società di Fisica d’Italia, direttore dell’istituto Superiore Telegrafico e Telefonico (1904-1914), Direttore del Laboratorio di Fisica Sperimentale del Pmajorana2 bassa.jpg (387587 byte)olitecnico di Torino, direttore dell’istituto di Fisica dell’Ateneo di Bologna (dal 1902 successore di Augusto Righi). Gli si debbono numerose pubblicazioni di carattere scientifico attinenti la fisica e l’elettricità; si segnala quella sulle: "Ricerche ed esperienze di telefonia elettrica senza filo" pubblicata nel 1910 dall’Accademia dei Lincei (premio Santoro dei 1909). Scoprì la birifrangenza magnetica e fece studi sulla conducibilità dell’alta atmosfera. Nel 1912 brevettò la prima valvola ionica a quattro elettrodi, anticipando le valvole a doppia griglia di Schotty e di Taggart e chiamandola deviatore elettronico. Nel 1915 dette consulenza per la realizzazione della valvola Gorizia. Ma il suo lavoro più conosciuto è quello sulla radiotelefonia iniziato nel 1902-1903 ed incoraggiato dalla regia marina che lo sperimento tra la stazione di Montemario e la torpediniera Lanciere e con altre località sul Tirreno.

  vedi anche TELEFONIA ELETTRICA SENZA FILI su "selected Papers"

Da SIPS del maggio 1940:

Il premio Mussolini a Quirini Majoranamajorana7 bassa.jpg (186006 byte)

In Campidoglio, all’augusta presenza del re imperatore, nel giorno  Natale di Roma, l’Accademia d’Italia, riunita in adunanza solenne, ha conferito il “ Premio Mussolini” del Corriere delle Sera a Quirino Majorana.

Nato a Catania nel 1871, professore di Fisica all’Università di Bologna, ha svolto ininterrottamente la sua attività nel campo della ricerca sperimentale fin dal 1894. I primi studi e scoperte si riferirono ai raggi Roengten ed ai raggi catodici. Brillanti furono le esperienze da lui ideate sull’effetto Volta, tra cui l’attrazione di metalli eterogenei e l’affievolimento dell’effetto Volta a basse temperature. Per tali esperienze ebbe il plauso di Lord Kelvin. Fu pioniere degli studi delle relazioni tra magnetismo ed ottica; nel 1902 scoprì la birifrangenza magnetica ed importanti fenomeni costituenti gli effetti che prendono il suo nome.

majorana10 bassa.jpg (171313 byte)Pur scettico intorno alla teoria di relatività egli può vantare l’unica esperienza sulla costanza della velocità della luce (1918). Fece difficili ricerche sull’assorbimento della gravitazione (1919-1923) apprezzando minuscole variazioni di peso. Negli ultimi decenni fece esperienze sulle relazioni tra luce ed elettricità scoprendo una variazione di resistenza in sottili lamine metalliche colpite dalla luce.

 Nel campo applicativo ha realizzato un semplice dispositivo che mette in evidenza la centrifugazione degli elettroni mettendo in rotazione comuni fotocellule illuminate. Studiò fin dal 1894 studiò un dispositivo televisivo ottico ormai obsoleto a causa della variazione delle tendenze in quel campo.

Già verso il 1901-1902 affrontò il problema della telefonia senza filo e nel 1904 realizzò un sistema fondato su uno speciale scaricatore da 10.000 scintille al secondo, precedendo ogni invenzione del genere. Successivamente ideò un microfono idraulico per modulare in audio ed applicò  tale dispositivo, nel 1904,  alle prime esperienze di radiotelefonia.

 Riuscì a realizzare la prima trasmissione radiotelefonica a distanza notevole, giungendo anche a 500 km. In occasione di tali ricerche,  realizzò un generatore di oscillazioni elettriche, il primo tetrodo che si conosca.majorana6 bassa.jpg (193313 byte)

Dal 1926 in poi realizzò la radiotelefonia mediante radiazioni invisibili modulando i raggi ultravioletti, e poi, per evitare la dissimmetria provocata dall’assorbimento atmosferico e sperimentò coi raggi infrarossi.

E’ importante sapere che al plauso della stampa mondiale per il premio Santoro concesso al prof. Majorana, Marconi aggiungeva il suo compiacimento nel vedere che "il primo posto in questi studi veniva preso da un italiano". Anno per anno i progressi conseguiti dal prof. Majorana si sono così realizzati.

1903: inizio dello studio di un sistema radiotelefonico;

1904: realizzo di chiare trasmissioni radiofoniche tra due sale del laboratorio (Istituto Superiore Telegrafico e Telefonico);poulsen1 bassa.jpg (18729 byte)

1907: conversazione radiofonica tra il laboratorio ed il forte di Monte Mario; tra Monte Mario e Porto d’Anzio (52 km); tra Porto d’Anzio ed il cacciatorpediniere Lanciere, in rotta verso la Sardegna (ottime ricezioni sino a 150 km); tra Roma, la Sardegna, la Sicilia, (Becco di Vela: 300 km).

                        1908: conversazioni tra Roma ed una ricevente a Londra (nella Direzione "Post   Office"); tra Roma e Trapani (Monte San Giuliano) (420 km).

 Concludiamo questa breve dissertazione accennando alle applicazioni introdotte dalla Marina attraverso i primi successi radiofonici. Nel 1910 tra Venezia e La Spezia (San Vito) si è sperimentato un generatore d’onde, modulato in telefonia, sistema Jacovello. Nel 1913 Meissner, impiegando valvole ioniche, riuscì ad ottenere un collegamento radiotelegrafonico producendo oscillazioni del tutto persistenti, stabili e costanti. Sperimentata per la prima volta a Roma presso il Ministero della Marina, la radiotelefonia entrò nel servizio corrente delle nostre navi nel 1914, con l’apparecchio trasmettitore sistema Marconi-Round (con amplificatore termoionico) ottenendo risultati decisivi in una esercitazione alla quale Marconi assisteva imbarcato sulla R. Nave Regina Elena.majorana5 bassa.jpg (20852 byte)

Il suo microfono

Il microfono idraulico di Majorana  è così costituito:

in un flusso di acqua nella quale è stata diluita una piccola quantità di acido, esce da un getto a pressione e si divide in gocce che si susseguono, praticamente, ad intervalli costanti. Il fenomeno si può controllare illuminando imajorana11 bassa.jpg (238991 byte)l getto con sprazzi di luce opportunamente distanziati. Se tali gocce cadono a 90 gradi rispetto alla direzione di moto  su una  superficie livellata, si forma uno strato di liquido dipendente dalla frequenza di caduta delle gocce. Nel caso in esame si fa vibrare il tubo che genera l’effluvio facendo così variare la frequenza di caduta delle gocce che così formano uno strato di liquido parzialmente conduttore di spessore diverso che, di conseguenza, varia la resistenza che si interpone tra due anelli concentrici di platino. Lo scorrere del liquido gli consente di non riscaldarsi. Il dispositivo è disposto tra antenna e terra.majorana4 bassa.jpg (34609 byte)

 

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