marzi
Giovanni Battista Marzi nacque a Tarquinia nel 1857 (a quei tempi si chiamava ancora Corneto) il 15 agosto (morto a Roma all'ospedale Fatebenefratelli il 16 giugno 1928) e si era avviato dapprima alla carriera ecclesiastica, compiendo studi classici e teologici nel seminario di Montefiascone, presso Viterbo. Ad un certo punto lasciò l’abito da seminarista per dedicarsi alle meccanica ed alla elettricità.
A solo 23 anni lo ritroviamo primo direttore ed organizzatore della nascente rete telefonica romana e segretario per l’Italia della Sociètè Gènèrale des Tèlèphones creata in Europa per sfruttare i brevetti ci Graham Bell. Marzi rinunciò al posto lucroso per creare un’officinetta per la costruzione di apparecchi di precisione. La genialità americana intorno alla comunicazione elettrica si era arrestata di fronte agli elevati costi del creare una congiunzione automatica delle comunicazioni telefoniche, ma Marzi non si scoraggiò e creò un dispositivo atto a collegare 10 apparecchi.
Sul finire del 1885 ottenne di costruire la rete telefonica interna Vaticana. Inizialmente collegò i vari servizi della biblioteca Vaticana. L’impianto fu inaugurato nel 1886 e funzionò ininterrottamente per tre anni senza creare problemi. Leone XII, nelle sue visite alla Biblioteca, ebbe occasione di servirsene parecchie volte. Fu il primo Pontefice che si servì del telefono.
Nel sistema di Marzi si riscontravano principi e componenti della successiva telefonia automatica : il trasmettitore d’impulsi, poi usato negli apparecchi Western, il selettore a passi successivi circolari adottato anni dopo da Strowger. Il primo centralino automatico americano fu battezzato nel 1892 a Laporte (Stati Uniti) ovvero è sei anni posteriore a quello del Nostro. Nel 1890 inventa un bersaglio a segnalazione automatica, poi usato in molti campi di tiro, nel 1896 realizza il suo primo altoparlante telefonico applicandolo alla trasmissione dei comandi a bordo delle navi. Il sistema fu adottato su navi italiane ed estere e fruttò bene. Il Marzi abbandonò l’officina romana e la trasferì a Vado Ligure. Dedicò investimenti anche alla nascente radiotelefonia. Con un sistema da lui ideato, al principio del 1914, si trasmisero parole e musica da Bruxelles a Parigi. La grande guerra interruppe le sue esperienze e la fabbrica dovette dedicarsi a costruire materiale bellico, ma non fece fortuna. Marzi morì a Roma nel 1928.
Marzi, padre e figlio, realizzarono un microfono nella quale le particelle di carbone si rinnovavano continuamente evitandone il deterioramento provocato dalla forti correnti.
Il microfono è costituito da un recipiente contenente una polvere di carbone fine che cade da un orifizio controllato da una sfera o da una valvola conica. La valvola è controllata da un elettromagnete eccitato da un normale microfono. La compressione delle particelle controllata dalla valvola è sufficiente a variare la resistenza del circuito annesso. La superficie della valvola e relativa flangia sono platinate per evitarne l’ossidazione.
Marzi, usando quattro dispositivi Moretti ad arco in serie come generatore ed il suo microfono, raggiunse in radiofonia 520 miglia coprendo la tratta Spezia –Messina. Marconi usò un sistema non dissimile per comunicazioni tra navi della marina.
Da notare che il brevetto del microfono altisonante è di Domenico, di Gian Battista Marzi e che il brevetto della centrale di commutazione telefonica è del fratello Giulio.
microfono Moretti
Marzi
Giovanni Battista Marzi nacque a Corneto (oggi Tarquinia) nel 1860. Nella sua giovinezza seguì il corso degli studi classici, eccellendo per la versatilità nella coltura della lingua latina - che mai abbandonò durante la sua vita - fondendola con la sua meravigliosa attività industriale
Anno 1875
In qualità di aiuto fu assunto nel locale Ufficio Postale e Telegrafico
Anno 1879
La chiamata di leva per il servizio militare obbligò il Marzi a trasferirsi nella Capitale, fu assegnato, sotto tale qualifica, al Comando della Divisione Militare di Roma che affidò al Marzi l’installazione del primo telefono venuto in Italia, collegando detto Comando, allora in Via del Burò, con il Castel Sant’Angelo.
Anno 1881
Ultimato il servizio militare, a soli 23 anni, fu nominato Direttore ed Organizzatore della nascente Rete Telefonica Romana, e nello stesso tempo Segretario per l’Italia della “Societè Generale des Telephones”, creata per lo sfruttamento, in Europa, dei brevetti di Graham Bell.
1884
Installa un’officina per la produzione di apparecchi di precisione, dedicandosi alle applicazioni militari.
1885
Costruisce bersagli elettrici di geniale concezione. La forza d’inerzia del proiettile veniva usata per produrre corrente elettrica e le vibrazioni del bersaglio eccitavano dispositivi elettromagnetici di registrazione
1886
Dopo la produzione di apparecchi telefonici pensa alla congiunzione telefonica automatica. Così realizzò il primo centralino automatico al mondo che sia stato applicato.
Realizzò una rete telefonica interna per Leone XIIIinaugurata all’inizio del 1886.In America si dovette attendere il 1892. Inventore del “combinatore automatico con selettore”ovvero due organi basiliari il “trasmettitore d’impulsi” ed il “selettore”
1887 1888
Guerra Ispano-Americana gli dette l’idea del tele goniometro marzi a base orizzontale per il tiro indiretto che serviva di colpire l’obbiettivo nel punto in cui si troverà il proiettile dopo la sua traiettoria.
Anno 1890
Installa un sistema di illuminazione a batterie a Roma.
1905
Risolve il problema dei telefoni altisonanti basandosi sul principio della membrana del grammofono, il telefono altisonante Marzi
Fatto come i posteriori altoparlanti a spillo. Furono applicati a corse ippiche ed istallati in varie navi della marina militare italiane. Nel frattempo nacque l’esigenza di un trasmettitore radio adatto alla radiofonia.
1913
Per questo il microfono a carbone Marzi che presentava vantaggi sugli altri microfoni di tipo idraulico
1914
Installò un trasmettitore per la radiofonia nel suo stabilimento a Cornegliano Ligure. In Italia trovò ostruzionismo ed così ne installò una in Belgio a Bruxelles invitato dal Goldsmith Direttore della scuola pratica di telegrafia
Fu subito installata una piccola stazione e fatte varie trasmissioni di sondaggio a Laaken les Bruxelles che trasmetteva valzer e voce. I giornali Francesi e belgi esaltarono l’avvenimento ma i giornali Italiani tacquero: a loro fu applicato il bavaglio!