SFR
Il ricevitore a quattro valvole esterne della Societè
Francaise de Radioelectricitè, Boulevard Haussman,79, Paris, è costituito da
un cofanetto dotato di un coperchio che è della stessa altezza del corpo
principale, dovendo coprire le valvole. Può essere in legno di noce con borchie
di metallo agli angoli, maniglia e chiusure a scatto oppure interamente di
metallo.
Il circuito è costituito di una valvola a
radiofrequenza, una rivelatrice e due valvole di bassa. Sulla griglia della
prima valvola arriva l'antenna, connessa a due bobine con prese commutabili a
bottoni; una corrispondente al comando "ondes croissantes" è di molte
spire sottili avvolte su di un telaio di legno a forma di prisma quadro,
internamente al quale ruota una bobina di reazione (reinforcement) sempre a
prisma quadro. Questa serve per le onde lunghe e per introdurre la reazione.
Quando commutiamo il pomello "antenne", dal primo bottone ai
successivi, tale bobina viene shuntata da un altra sempre quadrata ma di filo più
grosso che serve per le onde medie. Questo sistema non da la massima efficienza
e non è solitamente usato in radiotecnica, ma può andare. Il condensatore di
accordo è sempre in parallelo ed ha il dielettrico realizzato da sottili lame
di ebanite interposte tra i vani delle lame stesse che aumentano il potere
dielettrico e di conseguenza la capacita di circa tre volte rispetto all'aria.
La placca della prima valvola vede la tensione anodica tramite una bobina di
chocke costituita da un cilindro di ebanite di piccolo diametro con varie
sezioni di avvolgimenti di filo sottile isolato in seta atta ad avere la minima
capacità distribuita senza riguardo alle perdite. Gli avvolgimenti di detta
bobina sono inseriti nel circuito tramite un ponticello a tre terminali
inseribile in un complesso di blocchetti forati, di aspetto molto antiquato. La
placca va alla griglia rivelatrice tramite un condensatore alloggiato insieme
alla resistenza di dispersione ed al condensatore del primario del trasformatore
di bassa disposti in di catasta in un blocchetto. La resistenza di dispersione
va al positivo dei filamenti, la placca della rivelatrice alla bobina di
reazione ed al primario del primo trasformatore di bassa. Non era previsto il
reostato di accensione che è stato successivamente applicato ad un fianco della
scatola.
il cablaggio è in filo intubettato in sterling ed è tenuto accosto al telaio. I fili delle bobine e dei trasformatori sono flessibili colorati e sono avvolti in spirali flessibili come nei vecchi strumenti. Il filo delle bobine è verniciato con vernice tipo sterling ed è del tipo e dell'aspetto di quello usato nella prima guerra. Effettivamente questo ricevitore, pur essendo costruito intorno al 1923, ricalca in pieno i materiali e la tecnologia usata dalla SFR durante la prima guerra. Il pannello che sostiene valvole ed il resto dei componenti è in cartone bachelizzato ed l supporto delle bobine in legno: quando il legno è stagionato e ben secco le sue caratteristiche elettriche non sono inferiori a quelle dell'ebanite. Le valvole sono del tipo R ma lo zoccolo è anomalo, in quanto erano del tipo Radiola con i piedini disposti ad Y invece che a croce come le usuali.
La risonanza sulla frequenza richiesta può essere
realizzata in posizioni diverse del condensatore in relazione alla posizione del
commutatore a bottoni, ma ci sarà una combinazione migliore delle altre. Questo
in relazione anche con la posizione dei ponticelli sulla bobina di placca:
intervenendo su quest'ultima si può ottenere anche la risonanza spontanea della
prima valvola, senza l'intervento della bobina di reazione che, in ogni caso,
andrà ponticellata per il miglior rendimento unito alla stabilità. Il
regolaggio è quindi molto complesso analogamente alla maggior parte dei
ricevitori primitivi.