Questo ricevitore, fin dalla fin degli anni '60 fu un cavallo di battaglia per l'utilizzazione professionale e fu quanto di meglio e di innovativo che si diffuse in quel periodo. Intermente a stato solido discreto, ancora si riesce a studiarselo e rendersi conto del funzionamento Normalmente i ricevitori a stato solido anche degli anni '90 erano ingombranti quasi quanti quelli a valvole, ma questo è straordinariamente compatto per un oggetto di tale qualità.
Questo non è un ricevitore per spippolatori: i comandi sono essenziali, niente pass band tuning, filtri notch, Q multiplier o noise blanker; scelta di filtri solo essenziale
Bisogna considerare che la qualità era giunta ad un punto tale che non c'erano da cacciare le spurie generate dentro in ricevitore, e l'estrema linearità dei circuiti permetteva ad eventuali disturbi di convivere col segnale. Inoltre l'esigenza era anche di farlo usare da operatori che, se pur professionisti, non si potevano perdere a cacciare i segnali: o la conversazione o i dati trasmessi li ricevevi completi, bene, se no meglio niente
il sintetizzatore
Un grosso cambiamento di filosofia per i ricevitori, fu l'introduzione del
sintetizzatore di frequenza, e soprattutto un sintetizzatore privo di spurie e
di rumore digitale. Generalmente da un generatore di frequenza standard a
quarzo, si traeva una frequenza che poi era divisa in tanti valori diversi. Qui
sono 297 500 per ottenere passi da 100 Hertz, che poi venivano interpolati sui
10 Hz. Questi stabilizzavano mediante aggancio di fase uno o più VCO in modo di
generare le diverse frequenze. Infatti dovevamo sempre utilizzare un generatoredi
segnale sinusoidale discreto, evitando le spurie del puro digitale. Anche la
sintonia e la visualizzazione fecero diversi passi nel la soluzione digitale :
dai primi contraves, che risparmiavano anche la visualizzazione a nixie, alla
sintonia optoelettronica guidata dalla rotazione della manopola di fronte ad un ricevitore led.
il preselettore
Il problema di questa sintonia era di mettere in passo la sintonia del
preselettore d'ingresso. Talvolta fu fatta con un servomotore, ma il o più delle
volte era manuale, col rischio di sintonizzare il preselettore su una frequenza
diversa da quella cercata che provocava guai.
Il mixer
La miglior cosa era eliminare ogni sintonia all'ingresso, dividendo la gamma in
tanti filtri passabanda fissi che tra l'altro non erano interessati dalla
qualità e dimensione delle bobine. Intorno al 1964 si erano realizzati dei mixer
attivi o passivi robustissimi, liberi da ogni forma di intermodulazione dei vari
ordini che permettevano questo giochino.
l'immagine
Le risposte di immagine, spettro dei ricevitori precedenti, che se pur con tre
stadi accordati in radiofrequenza ne soffrivano, fu scavalcata con la prima
conversione ad una frequenza molto più alta di quelle coperte, ovvero sui 100
megacicli. Chiaramente questo fu permesso dallo sviluppo di filtri sui 100 MHz,
prima ad LC, poi a cristallo.
Il nostro ricevitore
Il nostro apparato copre da 250 kHz a 30 Megahertz, in passi di 100Hz,
affinabili a 10. Le frequenze d 12 kHz a 2 MHz sono coperte da un convertitore
aggiuntivo con uscita a 9,9 MHz.
Il sintetizzatore parte da un frequency standard da 9,9 MHz per coprire i 297 500 canali di frequenza.
All'ingresso un filtro passabasso a 30 MHz poi una scelta tra due filtri passabanda da 0 a 0,56 MHz e da 056 a 29 999, oppure una piastra da 10 bande diverse. Le gamme vengono scelte automaticamente con una commutazione a diodi.
Poi protezioni ed un mixer robustissimo allo stato solido, forse a Mosfet, dato che si nota un'alimentazione. La frequenza iniettata è quella del VCO, da 109,10 a 79,391 MHz. L'uscita è 109,35 filtrata a cristallo a frequenze di 0,5-1 o 3 kHz che fanno da prefiltraggio.
Una frequenza di 9,9 MHz sul secondo Mixer porta l'IF a 450 kHz. A questo punto i filtri meccanici a per AM, USB, LSB, scavalcabili e, poi la scelta tra la catena di amplificatori per la ISB o la via classica. Un rivelatore a prodotto a FET accoglie il BFO, fisso, per SSB o CW. Poi la catena per l'FM.
accessori
Ci sono accessori per sintonia automatica, telecomando, oltre ad un convertitore
per RTTY sull'audio
considerazioni
Non si notano possibilità di ricostruzione della portante, per SSB a portante
ridotta, de dispositivi di aggiustamento delle variazioni di frequenza .
Consideramo che in quell'epoca tutti i trasmettitori erano regolati a quarzo e
scorrimenti di frequenza quasi impossibili.
Il manuale è del 1972, ma la stessa filosofia e tecnologia la troviamo ancora sugli apparecchi degli anni '90. Negli anni successivi cambiò il traffico commerciale sulle onde corte, e di conseguenza il modo di progettare gli apparecchi, tipo "software oriented"
Ingresso , protezione e filtri di banda. Questa versione ha solo due filtri di banda anziché una decina come l'altra.
modulo di radiofrequenza., protezioni, primo mixer a fet che porta a 109,350 MHz, filtro a cristalli passabanda a tale frequenza
mixer a fet bilanciat che porta a 10, 35 MHZ
Convertitore VLF. E' un up converter a 9,9 - 10,46 MHz ed entra sul primo mixer
amplificatore d media frequenza
filtri di media frequenza a 10,35 MHZ e mixer a 450 kHz
filtro di media frequenza a 450 kHz
amplificatore ISB
amplificatore ISB
Organizzazione del sintetizzatore
Scheda audio
Uscita audio
scheda audio
alimentatore
Organizzazione dei commutatori
Sintonia a comando ottico
Convertitore per telescrivente, schema a blocchi
loop dei VCO
disposizione schede