savigliano
La neonata Radio Savigliano nell'agosto del 1932 dichiara di volersi svincolare dalle linee decorative troppo complesse del passato e spinge ad una sobria semplicità, argomento che Gio Ponti tratta nella rivista Domus solo agli inizi del '33 spingendo al famoso concorso "Domus" per un radiogrammofono. La Savigliano invece aveva, già prima di quell'agosto, realizzato un prodotto che rispondeva ad esigente moderniste su disegno del pittore Chessa, (Se si riferiscono a Gigi,1898 1935 fa parte di un quartetto di pittori torinesi). Le linee della produzione si ispirano a quel disegno anche dopo la morte del pittore, e si ritrovano fino a dopo il 1938. Linee completamente diverse, ma sempre di un design particolare, seguono a suo tempo nei modelli successivi.
L'ing. De Giorgi era il progettista dei circuiti trai quali notiamo il primo apparecchio prodotto dotato di un circuito innovativo progettato da detto ingegnere, a doppia conversione tramite una bigriglia all'ingresso che convertiva ed amplificava la prima media frequenza che poi era convertita al valore basso tipico dell'epoca, amplificata e rivelata.
La Società Nazionale delle Officine di Savigliano, Torino, è al 1932 nuova nel campo della radio e si presenta per la prima volta alla Fiera Campionaria di Milano, con un interessantissimo apparecchio, il "Di Super 6", supereterodina a 6 valvole più una raddrizzatrice, di concezione originale e di costruzione completamente nazionale.
La Casa ha voluto iniziare la sua produzione radiofonica lanciando sul mercato u apparecchio studiato in ogni dettaglio e costruito con quella larghezza di mezzi, che stanno a disposizione delle grandi Case. Essa ha organizzato la sua produzione in modo di provvedere alla costruzione di ogni parte dell'apparecchio, compreso l mobile. Il progetto dell'apparecchio è opera del tecnico italiano ing. Giorgi e tutto il sistema di costruzione è originale e alquanto diverso a quello americano, al quale finora si sono attenuti quasi tutti i costruttori europei.
Lo schema dell'apparecchio si presenta interessante dal punto di vista tecnico ed è basato sul doppio cambiamento di frequenza, a mezzo del quale il costruttore ottiene il massimo della selettività, senza bisogno di ricorrere all'usuale stadio di preamplificazione.
Per assicurare la migliore qualità di ricezione, l'apparecchio è munito di 4 filtri di banda e anche la parte a bassa frequenza è stata curata in modo da assicurare una riproduzione musicalmente soddisfacente. Lo chassis sul quale è montato l'apparecchio può essere tolto senza difficoltà dal mobile ed è accessibile in ogni sua parte, per eventuali verifiche e riparazioni.
Il mobile, che contiene l'apparecchio e l'altoparlante, è costruito con gusto moderno e originale, in radica.
L'apparecchio è messo in vendita ad un prezzo molto modesto, date le sue buone qualità.
Segnaliamo con particolare compiacimento la sempre più fattiva industria Officine di Savigliano che al 1938 vantano 60 anni di attività (dal 1880) e lancia le sue apprezzate produzioni sui mercati del mondo, ovunque confermando l'ottima fama che si è guadagnata, e ormai tradizionale per la genialità e perfetta esecuzione dei suoi prodotti e la sempre più multiforme sua attività.
Le grandi centrali elettriche di 100.000 cavalli costruite pel municipio di Torino, i potenti locomotori da 3000 volt per le Ferrovie dello Stato, le tubazioni per la condotta dell'Orco, le grandi aviorimesse, la tettoia per la nuova stazione ferroviaria di Milano, le antenne radio transcontinentali dell'altezza di 250 metri, i perfezionati, rapidi scaricatori di carbone installati nei principali Porti italiani, le vetture salone per il treno reale e quello Presidenziale, le varie costruzioni mobili e fisse per l'aviazione e per il Corpo Aeronautico; i mastodontici ponti di ferro e via via fino ai compressori stradali creati per la costruzione delle grandi vie di comunicazione dell'Impero, non rappresentano che una tenue parte della produzione, dal piccolo, mirabile e perfetto congegno elettromeccanico alla mastodontica mole del grattacielo costruito a Torino ( Torre Littoria di ca. 100 metri), alle aviorimesse a strutture saldate realizzate in AOI.
Da segnalare anche il suo notevole apporto allo sviluppo e perfezionamento dell'industria della radio, con lo studio e la produzione di ottimi ed originali apparati radioriceventi, contribuendo al raggiungimento di quell'autonomia nazionale che è voluta dal Duce.
Grandiosi locali, separati ed indipendententi dagli altri reparti, macchinari modernissimi e veloci, maestranze specializzate,organizzazione accuratissima per lo studio, la costruzione ed il collaudo di ogni apparecchio, sono le solide basi del reparto Radio Savigliano, che sotto la personale cura del Direttore Generale delle Officine, va assumendo sempre maggiore importanza e prestigio per la qualità e la quantità della produzione.
Merita un particolare accenno il Reparto Studi ed Esperienze .
Le radio Savigliano rappresentano senza dubbio, come circuito, come materiale come stile e come costruzione quanto di meglio si possa oggi produrre e reggere il confronto col migliore materiale estero.