Nella mia pubblicazione "Con la radio alla conquista dell'impero" della SANDIT ho parlato diffusamente delle apparecchiature radio usate in quell'impresa, tanto che quanto segue vale come aggiornamento alla pubblicazione stessa.
Nel giugno del 1935, nella preparazione della Campagna di Abissinia, che doveva concludersi on la conquista dell'Impero, si ritennero poco affidabili le stazioni fisse e portatili di normale uso ( SITI 300, R2, R4 ecc) e per la loro scarsa robustezza e per la copertura di frequenza che arrivava troppo in basso per evitare i disturbi presenti a quelle latitudini. Inoltre si pensò ad esaminare una stazione prodotta ad hoc in Eritrea, ovvero la stazione "Ondina".
La conclusione fu che la cosa più conveniente risultava quella di fornire stazioni analoghe alle esistenti contentandosi di minore distanza di collegamento e accettando la limitazione di orario nella quale i collegamenti fossero meno disturbati. La Stazione Ondina esistente presso il magazzino Genio di Asmara era costruita rudimentalmente, poco stabile, se pur le frequenze coperte fossero ideali; d'altra parte coi mezzi disponibili al Magazzino Genio dell'Intendenza A.O, non era il caso avviarne la costruzione.
Per inciso le uniche stazioni che soddisfacevano per robustezza, stabilità e copertura di frequenza erano le E 381 H della Telefunken delle quali ne furono fornite 5, ma il loro uso fu marginale a causa dell'alimentazione che poteva essere esclusivamente a pedale, inutilizzabile in quei climi roventi.
Le RFOC, ad onde corte invece, fecero ottimo servizio anche a grandi distanze.
L'Officina di Trasmissioni diretta dal generale Sacco aveva fino ad allora sfornato molti modelli di stazioni campali e no:
R6; R5; R4; R4D; R4A; RFOC; RF3C; RF3A; R3CV; RFCR; R3; R2; RF2; RF1. Inoltre
le RA2;RA1, RI3; RI2 per intercettazione e due radiogoniometri RGA ed RGP.
Dato che l'Officina RT aveva i suoi limiti, la
costruzione per le stazioni per la Campagna in questione fu affidata
all'industria italiana, che, però, a causa della scarsità di materie prime,
consegnò le forniture con un certo ritardo.
Le spese sostenute furono 9,5 milioni nel 1933, 6,7 nel 1934, 37 nel 1935 e 40 milioni nel primo semestre del 1936.
Teniamo presente che la conquista che la conquista di Addis Abeba avvenne il 5 maggio 1936 e che la costituzione dell'Impero fu annunciata il 9 maggio.
Entro il primo semestre 1936 erano state inviate circa 8000 stazioni r.t. ed r.f., almeno 300.000 valvole e 280.000 pile! I mezzi RT erano affidati a 60 Ufficiali, 320 Sottufficiali, 1000 Genieri.
Il laboratorio di riparazioni costituito ad Asmara con a capo il Tenente Terranova si comportò egregiamente riparando una quantità innumerevole di stazioni guaste, danneggiate soprattutto dal trasporto inadeguato.
Rimandando alla mia pubblicazione per il resto, vediamo qui sotto la realizzazione della centrale radio dell'esercito di ASMARA
Nel mese di luglio 1935 giungevano in Eritrea i materiali per tre Stazioni SAFAR tipo AT800 per installazione fissa richieste un anno prima. Dati gli sviluppi della situazione, le località previste per l'installazione cambiarono rispetto alle previsioni e fu deciso di impiantarne una in Asmara, una in Somalia (ultima decisione Mogadiscio), e tenerne una di riserva per eventuali sviluppi.
In Eritrea esisteva già da tempo un centro radio della Marina ed in progetto uno dell'Aeronautica.
Occorrevano un centro di trasmissione ed uno di ricezione, tre antenne metalliche a traliccio di cui due alte 50, una 35 metri. Si dovette pensare ai blocchi di fondazione ed alla costruzione di una strada per collegare quelle zone impervie.
Ad Asmara oltre la stazione SAFAR da 1 kW sulle onde medie , ma soli 300 watt sulle onde corte, se ne previde anche una di maggior potenza; 2-3 kW antenna su onde corte con aerei direttivi che doveva fare servizio continuativo per 24 ore con la Madrepatria verso una stazione che si doveva impiantare in Roma, Monte Mario.
In Asmara i lavori furono iniziati all'inizio del 1935 e completati in concorrenza alla dichiarazione dell'Impero nel maggio 936. Per la stazione Marconi SWB8 da 2,5 kW si iniziò pochi mesi dopo e fu completata nel maggio 1937 quando si poterono fare i primi collegamenti con Roma (Montemario Bellosguardo)
La stazione SAFAR consentiva collegamenti radiotelegrafonici con Addis Abeba ed altri capiluogo dell'Impero ed il collegamento con Roma per 12 ore su 24.
La Marconi con aerei direttivi consentiva il servizio RT celere-automatico in duplex tra Asmara e Roma ed un servizio transcontinentale con collegamento del ponte-radio alle reti a filo di Asmara e Roma
Centro trasmittente e centro ricevente sono in due fabbricati ognuno contenente stazione ed alloggi.
Nel dicembre del 1936 venivano terminati i lavori per la SAFAR di Mogadiscio. L'impianto di Harar, al quale fu destinata la terza stazione SAFAR, subì ritardi sensibili a causa di alcuni inconvenienti nel trasporto e venne attivata all'inizio del 1938.
Queste notizie dal consulente tecnico del Comando superiore del Genio in A.O. Alfredo Casola, al settembre 1938.