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DA BULGARI AL PICCOLO REA LA FIRMA DELLA ' MALA'

17 novembre 1993 —   pagina 11. Da molte indagini sui sequestri degli anni Settanta - l' epoca d' oro dei rapimenti - emerse una connivenza tra la malavita romana e quella marsigliese. Un connubio che operò nel ' 75 nei rapimenti del presidente della Voxon Amedeo Maria Ortolani e del figlio del "re del caffè" Alfredo Danesi. Tra i rapimenti che fecero più scalpore ci fu quello di Paul Getty junior, nipote del multimiliardari americano, rapito nel ' 73 e liberato dopo il pagamento di un miliardo e mezzo.

 

LA REL ENTRA NELLA VOXSON PER SALVARE 300 OCCUPATI

09 ottobre 1987 —   pagina 52   sezione: ECONOMIA

sostegno dato grazie alla Gepi, alla legge Prodi e soprattutto grazie ai finanziamenti concessi al settore audio-video attraverso la finanziaria Rel, che in cinque anni ha già speso 377 miliardi di lire, investiti spesso in aziende senza futuro di mercato. Intanto, ieri, il ministero dell' Industria ha annunciato lo sblocco della delibera con cui il Cipi aveva autorizzato nel febbraio dell' 86 l' intervento della Rel nella Nuova Voxon. Il progetto del socio privato americano Toreson (51 per cento) per la produzione di unità periferiche per computers è stato accolto. La Rel parteciperà al 49%. Verrà salvata inizialmente un' occupazione di 140 unità con un obiettivo di 300. La finanziaria pubblica concederà un finanziamento di 25 miliardi di lire. Secondo l' ingegner Morici, commissario straordinario della Nuova Voxon, la decisione del ministero servirà a mantenere una occupazione estremamente qualificata in un settore ad alta tecnologia.

  

VA A FONDO LA VOXSON COSTRETTA A LICENZIARE

11 settembre 1987 —   pagina 55   sezione: ECONOMIA

ROMA Se fosse stata attuata la deliberazione del Cipi riguardante la costituzione della società Nuova Voxon fin dal febbraio ' 86 sarebbe stato possibile dare lavoro a 300 persone nel settore dell' alta tecnologia. E' questa la sconcertante costatazione che risulta dall' azione condotta dai legali della Toreson industries Italia,la società Usa che è entrata nel capitale della Voxon, per indurre la Rel, che doveva partecipare alla società, ad attuare quanto fino ad ora è stato considerato atto dovuto e cioè il soddisfacimento di un disposto Cipi, comitato interministeriale che agisce collegialmente in base ai piani presentati dai ministri, nel caso specifico dal ministero dell' Industria. Cesare Orlandini, amministratore della Toreson, ritiene che quanto avvenuto sia conseguenza della vicenda Nuova Autovox e degli argomenti che tale azienda ha saputo trovare tanto da farsi prima dichiarare polo nazionale dell' autoradio (inducendo un grave ritardo nella presentazione dei piani Nuova Voxon che dovettero essere modificati). Poi a disastro economico e sociale avvenuto e a mercato dell' autoradio perduto per l' Italia, si tenta ancora di mettere in piedi cordate di salvataggio con la mira di ottenere altro denaro pubblico finalizzato più che al salvataggio del poco che resta, a non far emergere responsabilità. Sul versante Voxson da parte sindacale si apprende che è in corso il licenziamento di 1.300 persone che dovranno essere riassorbite da una società costituita dalla Gepi. Ciò dopo l' insuccesso dell' iniziativa Itt-Rel per la costituzione della Vidital, società che fabbricando videoregistratori avrebbe dovuto assorbire ben 700 addetti della Voxson e che invece stenta dopo tre anni di attività a dar lavoro a qualche decina di persone. Quindi la Rel ha impegnato più di 400 miliardi per veder soccombere la Voxson mentre per rimanere nell' area romana l' altra importante azienda esistente, l' Autovox, è stata portata ad un secondo insuccesso causato da un' improvvida gestione. - nostro servizio

  

LA REL ASPETTA L' ARRIVO DI UN NUOVO PRESIDENTE

06 settembre 1987 —   pagina 52   sezione: ECONOMIA

ROMA L' autunno caldo della Rel, la finanziaria pubblica che dovrebbe provvedere alla ristrutturazione elettronica, è già cominciato, con un certo anticipo sui tempi meteorologici. Domani il ministro dell' Industria, Adolfo Battaglia, incontrerà Mario Lupo, il presidente della Rel che sta per rinunciare all' incarico in seguito alla nomina alla presidenza della Finsider. Dalle decisioni di Battaglia e dell' uomo che verrà chiamato a sostituire Lupo dipenderanno i destini di quello che resta del polo elettronico italiano. Per il momento, le decisioni non più rinviabili investono due aziende romane, la nuova Autovox e la Voxon. Sono due situazioni diverse, ma ugualmente delicate. Vediamole. Ma prima vale la pena di ricordare che all' inizio degli anni Ottanta queste due società occupavano circa quattromila dipendenti e rappresentavano circa il 50 per cento dell' industria elettronica di consumo italiana. Nuova Autovox Nel 1982 l' azienda controllava ancora il 40 per cento del mercato italiano di autoradio. Nell' 85 era precipitata all' 8 per cento. Oggi è praticamente al tappeto: a fine luglio lavorava soltanto su ordinazione, con 60 operai, mentre altri 590 erano in cassa integrazione. Eppure l' Autovox continua ad essere, sulla carta, la capofila della Rel, con un drenaggio di denaro pubblico che fino ad oggi ha raggiunto l' astronomica cifra di 40 miliardi di lire. Voxon Nel momento del suo massimo splendore ha raggiunto i 2400 dipendenti ed era diventata una delle maggiori industrie italiane nel settore audio-video. Adesso è in amministrazione straordinaria e i 1350 dipendenti rimasti sono in cassa integrazione. La Voxon non è mai stata accolta nella Rel, anche se il 13 febbraio 1986 il Cipi ne ha approvato il salvataggio, accettando il progetto della costituzione della Nuova Voxon con un azionista americano (Toreson Industries Italia) e la Rel impegnati con quote rispettivamente del 51 e del 49%. La Rel si impegnava a concedere finanziamenti per 25 miliardi di lire. Attraverso la Nuova Voxon la Toreson intendeva produrre monitor e terminali per il mercato europeo. Senonché la delibera governativa, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 14 marzo 1986, non è stata mai applicata. In questa maniera tutti i dipendenti della Voxon sembrano destinati a finire in un' azienda Gepi. Questi due problemi saranno naturalmente al centro del vertice BattagliaLupo insieme all' altro argomento caldo, quello della Vidital, la società di videoregistratori alla quale partecipa la multinazionale americana Itt. La Vidital, fino ad oggi, ha dato risultati modesti, anzi risultati opposti a quelli previsti perché, attualmente, la Itt vende i suoi prodotti in Italia anche attraverso la rete Rel.