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                WATT RADIO

Watt Radio, Fabbrica Conduttori Elettrici Isolati s.a. Torino via Le Chiuse 33.

Anno costituzione 1924

Gerenta  rag. Giuseppe  Soffietti, proc. legale G.Legazza (al 1938)

Filiale di Milano via Lazzaretto, 14

Apparewattlow.jpg (172219 byte)cchi radioriceventi per audizioni circolari, radiofonografi,amplificatori di serie da 2 a 200 w per applicazioni sonore ecc. Altoparlanti sistema Jensen da 110 a 300 mm e cowatt2low.jpg (109076 byte)ppie speciali, potenza da 2 a 20w effettivi. Bobinaggi di qualsiasi tipo, parti di telescriventi, materiale per la refrigerazione ed il condizionamento strumenti di misura G.G.Universal( al 1938)

Nel 1933 i modelli con un minor numero di valvole già avevano il raddrizzatore ad ossidi Westinghause.

La Watt Radio trasse origine da un'antica fabbrica di materiale elettrico vario, con particolare riguardo per i conduttori elettrici isolati, e si dedicò fin dal 1924 al commercio ed alla costruzione di parti staccate per radiotelefonia. Seguendo il rapido sviluppo di questo nuovo mezzo di comunicazione, anche l'antiwatt.jpg (117115 byte)ca fabbrica sotto la sigla "Watt" si dedicava interamente e con successo, fra le primissime in Italia, alla costruzione di apparecchi radiofonici e parti staccate.

Già dai lontani inizi seguì una sua strada, emergendo dai confronti specialmente per la qualità del materiale, e per l'adeguamento costante della propria produzione alle sempre crescenti esigenze di una clientela ognor più vasta.

 

 

Dello spirito di watt1low.jpg (50187 byte)watt27 30.jpg (602341 byte) avanguardia che anima sempre i suoi migliori prodotti, è oggi (1934) nuova prova la realizzazione, prima in Italia, della sintonia automatica a pulsanti con semplice dispositivo meccanico, brevetto Autosinton.

Uno sguardo retrospettivo farà comprendere la parte sostenuta nel campo dell'industria radiofonica italiana.

Dopo i primi anni,1925-1927, dedicati prevalentemente alla costruzione ed al commercio di parti staccate, si ha nel 1928 la costruzione dei primi radioricevitori completi a 2+1 valvole, alimentati a rete, con watt34 21.jpg (1282782 byte) l'altoparlante elettromagnetico separato dallo chassis; nel 1929 agli stessi apparecchi vien data forma compatta, racchiusa in un unico mobile, e per di più, in un tipo chiamato "Watt Trionfo" notiamo già l'apparizione ei primi elettrodinamici. Nei successivi 1930-31 ecco il tipo di dimensioni piccolissime (Watt Piccolo, valvole 2+1) ed un altro di maggiori pretese (Watt 600, 3+1).

 Col 1932 si apre un'era nuova nel servizio di radiodiffusione, con l'avvento industrializzato della supereterodina. La Watt è in linea e si impegna subito con un radioricevitore potente il "Rapsodo" (7+1 valvole). Nel 1933-34 si è in un periodo di assestamento di gusti e tendenze e di miglioramenti parziali nei vari componenti. Logicamente il numero di valvole può essere diminuito, senza scapito, anzi con aumento di sensibilità rispetto al "Rapsodo": siamo ai tipi  "Eolica" (4+1) e "Orfeo" (5+1), e, posteriormente, alla "Teledina 1°" (3+1), tutti i ricevitori forniti di valvole americane, e che ebbero vasta risonanza fra il pubblico.

Con il primo avvento della scala parlante, la Watt Radio si rende conto che questa è la buona strada, e si adegua  subito ai gusti sempre più esigenti della clientela, costruendo nel 1935, con chiare e pratiche scale parlanti, i tipi "Teledina II°" (3+1), "Apollo" (4+1), " Ardito" (5+1). Ma il progresso incalza e si vogliono non più una, ma più gamme d'onda: perciò ecco, nel 1936, con valvole normali americane a 6,6 volt, i tipi "Watt5" (4+1, due campi d'onda) e imperiale (4+1, 3 campi d'onda). Col tipo watt34 37.jpg (514890 byte) "Vittoria" (4+1, un solo campo d'onda) non dimentica la clientela più parsimoniosa.

La ricerca dei miglioramenti parziali continua incessante, perciò nel 1937 appaiono tipi forniti di selettività variabile e nuclei ferrosi nelle bobine di media frequenza:il "Cinedina" (4+1) e l' "Olimpia" (6+1) entrambi con tre gamme dwatt35 1.jpg (733123 byte)'onda, mentre col "Watt 900" (4+1, e 2 gamme) si crea un apparecchio più economico, ma di ottima sensibilità. Infine nel 1938, riscontrati i vantaggi delle valvole finali a fascio elettronico, La Watt Radio le adotta in tutti i suoi tipi: il "Cadetto" (3+1 un campo d'onda), il "Freccia" (4+1 tre campi), il"Sabaudo"(4+1 quattro campi). il "Frejus" (7+1, quattro campi).

Le principali tendenze attuali(1938) sono conosciute da tutti i competenti: dal punto di vista elettrico una sempre migliore sensibilità e stabilità sulle onde corte, diminuizione dei rumori di fondo e una perfetta riproduzione dei suoni.watt35 11a.jpg (45062 byte)

; dal punto di vista meccanico un comando di sintonia facoltativo a manopola o a pulsanti.

La produzione Watt radio no si esaurisce con quella radio, ma si ripartisce trawatt35 27a.jpg (106397 byte) radioricevitori, amplificatori a bassa frequenza, impianti centralizzati di riproduzione sonora ed apparati elettroacustici, microfoni, cellule fotoelettriche,  prese grammofoniche.

Dal 1932si ottennero 5 watt indistorti con l'amplificazione diretta Loftin White. Nel 1934-35 si introdussero stadi finali con le valvole 50, e successivamente le 2A3. Nel 1936 si produssero potenze da 100 usando quattro stadi in controfase di 2A3 in parallelo.

In elettroacustica, all'apparire nel 1930 dell'altoparlante elettrodinamico, divenne concessionaria della licenza Jensen e ne costruì i tipi più noti:K2,D19, Ortodinamico. Nel 1932 lancia il tipo A12\da\ 15 w, nel 1933 il tipo Auditorium da 25, fino al 1938 con il gigante J18 da 46 cm da 40 watt. Le nuove leghe magnetiche nel 1937 li trovano pronti. Si producevano anche trombe esponenziali per impianti all'aperto.

al 1933

La Watt Radio, dopo aver notevolmente ampliata la sua organizzazione ha urmai un esperienza di 10 anni nel campo della radio. Successi del Watt Piccolo, del quale, dato il successo riscontrato, ne ha ampliato la produzione ed il circuito del quale verrà montato sul mod. Trionfo 50.

Ha avuto un'intesa con la Telefunken per costruire una piccola supereterodina 3+1 valvola di tipo europeo, il TELEDINA. 5 circuiti accordati, filtro di banda sullìaereo elevatissimo rapporto segnale/disturbo.

Il successo della supereteronina Eolica che per primon in Italia aveva il controllo automatico del volume, ci ha spinto a produrre L?ARDITO in cassetta stile '900 ed utilizante il nuovissimo exodo tipo 2A7.

 

watt35 28.jpg (280930 byte)watt36 11.jpg (1103093 byte)watt36 26.jpg (690720 byte)watt36 32.jpg (916703 byte)watt36 36.jpg (870796 byte)watt36 5.jpg (1727686 byte)watt37 18.jpg (1396782 byte)watt37 34.jpg (310855 byte)watt37 37.jpg (1049272 byte)watt38 30.jpg (972727 byte)watt38 46.jpg (3107272 byte)watt39 17.jpg (1279619 byte)wattq 38 3.jpg (1355742 byte)watt41 6.jpg (164298 byte)watt9 radioc.jpg (174011 byte)watt7 radioc.jpg (273618 byte)watt6 radioc.jpg (198218 byte)watt5 radioc.jpg (95480 byte)watt4 radioc.jpg (66642 byte)watt3 radioc.jpg (110478 byte)watt2 radioc.jpg (105631 byte)watt10 radioc.jpg (101205 byte)watt radioc.jpg (95433 byte)wattq38 34.jpg (225763 byte)watt36 15a.jpg (428357 byte)wattq38 48.jpg (83580 byte)watt37 32.jpg (332550 byte)watt 36 low.jpg (266679 byte)antennawatt2.jpg (229036 byte)watat 39low.jpg (1242775 byte)watt1 40low.jpg (172498 byte)watt 39low.jpg (839363 byte)watt 40low.jpg (210233 byte)watt1 41low.jpg (119847 byte)watt1 39low.jpg (340277 byte)watt3 40low.jpg (386357 byte)watt2 40low.jpg (1319939 byte)watt2 41low.jpg (84212 byte)watt3 45low.jpg (624064 byte)watt4 40low.jpg (105653 byte)watt5 40low.jpg (87677 byte)watt6 40low.jpg (268307 byte)